12.03.19

BLOG: Presentazione degli Expected Goals on target (xGOT)

Autore dell’articolo: Jonny Whitmore

Punti salienti

– xG è un modello pre-tiro, mentre xGOT è un modello post-tiro.

– Dal punto di vista del tiratore, possiamo meglio comprendere se la rete è scaturita da una conclusione efficace oppure da una scarsa opposizione difensiva.

– Possiamo meglio valutare le prestazioni dei portieri comparando i goal subiti con il modello xGOT.

 

Partendo dal nostro modello degli Expected Goals (xG), ne abbiamo sviluppato uno completamente diverso chiamato Expected Goals on Target (xGOT). Questo modello si basa su quello originale degli xG e valuta le conclusioni in porta usando insieme la qualità dell’occasione (xG) e il tipo di esecuzione.

L’xG misura la qualità delle occasioni che una squadra crea, l’xGOT si basa su questi dati per dirci come una squadra abbia sfruttato queste opportunità. In pratica, xG è un modello pre-tiro mentre xGOT è un modello post-tiro.

Il modello Expected Goals on Target si basa sulle conclusioni nello specchio della porta e include il punteggio xG del tiro ma anche il punto della porta in cui il tiro è terminato. In questa maniera un tiro che termina all’angolino avrà un punteggio maggiore di uno centrale. Questo modello funziona solamente per le conclusioni nello specchio perché se il tiro non è indirizzato verso la porta, è impossibile che diventi goal.

Guardiamo un esempio. Sotto possiamo vedere il goal del pareggio segnato allo scadere da Daniel Sturridge del Liverpool contro il Chelsea, sua ex squadra, durante le prime fasi della Premier League 2018/19.

 

 

Al tiro di Sturridge è stato assegnato un valore di xG di 0,03. Considerando che il tiro è stato effettuato da più di 27 metri, le probabilità di successo sono molto basse. Comunque nel nostro modello xGOT, abbiamo anche preso in considerazione dove sia finito il tiro.

Nel grafico sottostante, possiamo vedere la posizione della porta in cui il suo tiro è terminato:

Il tiro di Sturridge è finito nell’angolino in alto a destra, diventando praticamente imparabile. Quindi, nonostante la difficoltà del tiro, l’alta qualità della conclusione influenza il valore del modello xGOT che in questo caso raggiunge 0,58.

 

Quantificare le abilità di tiratore

Possiamo usare questi valori xGOT come indicatori, in un determinato lasso di tempo, delle qualità di tiro di un calciatore. Per esempio, un giocatore con valore xGOT maggiore del xG, dimostra una notevole precisione al tiro poiché aumenta la qualità dell’occasione. La differenza tra xGOT e xG la chiamiamo Shooting Goals Added (SGA).

*Esclusi rigori e tiri parati

Nella tabella in alto, possiamo vedere i primi 5 giocatori della stagione di Premier League in termini di SGA. Forse il nome di spicco di questa lista è quello di Eden Hazard, che finora ha segnato 8 reti per il Chelsea nonostante abbia un valore molto basso di xG (3,3). Potete chiaramente notare come egli abbia una resa nettamente superiore alla qualità delle sue occasioni. Il suo valore xGOT di 8,2 ci dimostra come questa differenza sia legata all’accuratezza delle sue conclusioni.

Quest’impressionante precisione mostrata finora ha aumentato la qualità delle sue occasioni di un valore di 4.9. Da questo deduciamo che, nelle sue poche occasioni, egli sia in grado non solo di centrare la porta, ma anche di indirizzare la palla in maniera molto angolata.

Infatti, analizzando i valori cumulativi di xG e xGOT di Eden Hazard nel grafico sottostante, possiamo vedere che la sua notevole precisione al tiro abbia sempre determinato una resa maggiore rispetto alle previsioni legate alle poche occasioni e questo dato è costante per ognuna delle ultime sei stagioni di Premier League.

Misurare le prestazioni del portiere

Il modello xGOT può essere usato anche come strumento per misurare le prestazioni dei portieri. Possiamo evidenziare quei portieri con un basso numero di reti subite in rapporto alla qualità dei tiri ricevuti. Questo dato può essere ottenuto calcolando il numero di goal evitati (sottraendo il numero di reti realmente subite dal valore xGOT dei tiri ricevuti).

Questa metrica ci permette di distinguere i portieri che compiono parate di alta qualità da quelli che hanno dati statistici importanti ma influenzati da un elevato numero d’interventi facili.

Confrontiamo i valori di David De Gea della stagione 2017/18, per la quale vinse il premio come miglior portiere, con quelli ottenuti durante la stagione in corso:

De Gea, l’anno scorso, ha chiuso 18 partite senza subire reti, il massimo in Premier League sin dal 2012/13. Egli ha subito 28 goal, ma la qualità delle conclusioni che ha dovuto affrontare, secondo xGOT, era sufficiente per subirne quasi 40 (39,7). De Gea, quindi, ha permesso alla sua squadra di subire circa 12 goal in meno, che rappresentano 1 rete ogni 3 partite.

In questa stagione la storia è ben diversa. De Gea ha subito 12 reti in più rispetto alla passata stagione e ha raggiunto questo sfortunato dato quando ancora mancano 8 partite. Si potrebbe dire che i difensori del Manchester United non lo abbiano protetto abbastanza, considerando che De Gea affronta una media di 4,6 tiri a partita rispetto ai 3,9 della scorsa stagione.

Comunque, nonostante abbia aumentato la media di parate nell’arco dei 90 minuti, solo dopo l’arrivo del nuovo allenatore, Ole Gunnar Solskiaer, De Gea ha effettivamente migliorato le sue prestazioni e ha raggiunto un valore positivo di reti evitate nella stagione 2018/19. Finora, De Gea ha subito 38 reti mentre secondo il valore xGOT, la qualità dei tiri che ha dovuto affrontare suggerisce che ne avrebbe dovuto subire 39.

Sebbene questi valori non siano motivo di preoccupazione, sfortunatamente per il Manchester United sembra che De Gea abbia perso la forma smagliante che aveva la scorsa stagione, tornando alla normalità.

Osserviamo una rappresentazione grafica delle prestazioni di De Gea, usando il modello xGOT, riguardante le ultime sei stagioni di Premier League:

Per alcune stagioni, De Gea ha svolto prestazioni eccezionali (con un valore positivo di goal evitati nell’arco dei 90 minuti), d’altro canto, è anche palese la sua tendenza a riavvicinarsi allo zero. Sembrerebbe che per un portiere sia difficile mantenere prestazioni ad altissimo livello per lunghi periodi di tempo.

Quest’aspetto è evidente se osserviamo il grafico che riunisce le prestazioni di tutti i portieri della Premier League nelle ultime sei stagioni. Notiamo che la quantità di reti subite è praticamente in linea con il valore che ci si aspetterebbe considerando la qualità delle conclusioni in porta. In queste ultime stagioni, secondo il valore xGOT, era previsto che subissero 5807 reti e nella realtà dei fatti ne hanno subiti solo 40 in meno.

L’uso del modello xGOT in questa maniera, ci permette di dare ai portieri una valutazione specifica delle prestazioni, al contrario delle misure tradizionali, come il numero di partite a porta inviolata, che sono influenzate dallo stato di forma della squadra o dalla robustezza del reparto difensivo.

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